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Care tutte, cari tutti, scrivo un po’ di impulso questo ultimo post sul blog, uno spazio virtuale nato circa tre anni fa: vi raccontavo le avventure di Lisoski, i suoi primi passi nel mondo dei grandi (e i miei scivoloni in quello dei piccoli). Nel tempo si è trasformato in un punto di riferimento delle famiglie di Pavia, tanto che un anno fa abbiamo deciso di far nascere anche un’associazione con Chiara e Mirella. Oggi lo aggiorna con regolarità Chiara, che diventerà anche presidente dell’associazione, mentre la vicepresidenza rimarrà a Mirella.

Perché questo addio? Perché tra pochi mesi – a luglio – io, maschio alfa, lisoski e tito, compatti come sempre, ci trasferiremo nelle Marche, ad Ancona. Ragioni lavorative ci fanno rotolare verso sud. Non è male, ma è anche un po’ straziante salutare vent’anni di vita in questa città. Amicizie, progetti, ricordi. Non è facile, insomma…

Questo blog era nato su una suggestione subito condivisa da tutti voi: trasformare Pavia in una città amica dei bambini, mettendosi sulla scia dei tanti progetti che già ci sono in città: il bambinfestival in primis, ma anche la biblioteca dei ragazzi, la mongolfiera, athena, etc etc per parlare di associazioni. Agganciandoci anche a spazi già vitalissimi come la libreria Delfino o alcuni parchi gioco come la Darsena e ad altri, da rivitalizzare. Il mio sogno è sempre stato rimettere in circolo le energie buone che questa città ha.

Ci sono famiglie che hanno voglia di fare, energie che dalla provincia emigrano a Milano, impoverendo culturalmente il territorio e spazi che necessiterebbero di essere “occupati” dalle famiglie. Perché facciano rete senza  chiudersi in un individualismo un po’ autoreferenziale. Lecito, s’intende, ma che a me non ha mai fatto grande simpatia. Mi è sempre piaciuta un’idea di Pavia “città aperta”. Alla cultura, alle esperienze milanesi buone, al verde, alla condivisione di progetti e alla partecipazione.

Detto questo, la butto in caciara e vi saluto con una frase di Caterina Caselli: “chi se ne va che male fa” non so perché, ma mi ronza nelle orecchie da mesi.

La sottoscrivo. Eppure non vi nego che un senso di colpa me lo porto dentro. Per abbandonare un progetto meraviglioso in cui ho creduto molto. Mi consola sapere che non finisce qua. Lo lascio nelle mani di chi ha condiviso con me sogni e progetti, Chiara e Mirella, nella certezza che sapranno trasformare Mamme Connesse in qualcosa di fertile, produttivo e vitale per la bella Pavia. Un abbraccio a tutti. Soprattutto ai vostri bambini e alle vostre bambine 🙂

Vi saluta anche Lisoski che intanto è diventata una tre-enne, pronta a un lungo cammino sulle colline marchigiane.

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